Category Archives: Istanbul

First year!

2 One year ago I decided to create and launch my website (budgeteurotrip.com) after have spent the previous year, travelling in Europe, mostly ‘on the road’ (Belgium, Netherlands, Hungary, Czech Rep, Serbia, Poland, Lithuania, Latvia, Estonia, Norway, Denmark, Macedonia, Albania, italy, Ukraine…).

Since that day I’m still ‘beating’ the road, visiting european cities and enjoying the pleasure to be amazed by the beauty of this continent, every single day!

However one thing has been (and always will be) more important than a nice building, a historical church, a museum, a landscape… every person I have met (and I’m going to meet) during this life-path.

I have learnt that the majority of people are nice, happy to help, open to listen, ready to live a proper life together with other people, sharing, smiling, loving each other.

If you are like them I can only say: Obrigado, thanks, arigatou, gracias, dekuji, grazie, merci, blagodaria, hvala, multumesc, tak, danke, aciu, dziekuje, spasibo, dakujem, komawo, diakoiu…

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Racconto di viaggio: Costanza, Varna, Istanbul…parte prima

busQuesto racconto inizia dalla fine del precedente viaggio attraverso la ex-jugoslavia, esattamente da una telefonata. Era di un ragazzo tedesco, Max, che avevo conosciuto in un ostello a Ljubljana. Aveva dimenticato la sua macchina fotografica nell’auto di una mia amica. Mi chiedeva di spedirgliela in qualche modo, ma visto che era in viaggio non sapeva di preciso dove sarebbe stato. Max mi disse che verso la metà di maggio si sarebbe fermato ad Istanbul per qualche giorno, per incontrare la sorella. Fu così che decisi che nel mio prossimo viaggio avrei visitato 6 nazioni (Romania, Bulgaria, Turchia, Serbia, Ungheria e Rep Ceca) ed 8 città (Costanza, Varna, Istanbul, Plovdiv, Sofia, Belgrado, Budapest, Brno).

Per consegnare una macchina fotografica ad un backpacker come me!

Prima tappa: milano-Costanza

In aeroporto mentre aspetto l’imbarco incontro un ragazzo italiano, che va a trovare la ragazza (greca) che vive nella città rumena sul mar nero. Il nostro arrivo è previsto in tarda nottata ed io andrò a dormire a casa di una ragazza contattata attraverso couchsurfing. Non ci sono mezzi che mi possano portare dall’aeroporto a Costanza, la ragazza (Sara) si è offerta di venirmi a prendere ma non conoscendola, chiedo al ragazzo italiano se potrebbe darmi un passaggio, nel caso Sara non dovesse presentarsi.

2013-04-19 01.46.08Invece Sara è li che mi aspetta, insieme al suo ragazzo (Tomy), ad un suo amico (Costantin) ed ad una ragazza francese (Valentine), anche lei ospite a casa sua ed i suoi bellissimi cani. Arriviamo, lascio lo zaino ed andiamo a fare un giro della città, la seconda per grandezza in Romania. Fu fondata come colonia greca, ma non ha quasi niente che ricordi il suo passato. Oggi è una località turistica, sul mar nero, frequentata d’estate e abbandonata d’inverno, come ci rendiamo conto il giorno seguente, facendo una passeggiata in bici sul lungomare. La stagione si sta avvicinando ed i preparativi sono in corso, ma si vedono anche i molti locali e strutture lasciati a se stessi nei mesi freddi. Dopo una breve sosta sulla spiaggia per far giocare i due cani di Sara, rientriamo in città per un pranzo in un ristorante tipico, dove assaggio delle verdure cotte accompagnate da palline di polenta e formaggio locale. Non male ma nemmeno qualcosa che ricorderò a lungo. Dopo il 2013-04-19 14.16.32pranzo Sara e Tomy vanno a casa, mentre io rimango con Valentine a scoprire la città, ma soprattutto il mare con le tante conchiglie sparse sulla spiaggia ed i chiassosi gabbiani. La ragazza è interessante, giovanissima e minuta sta viaggiando da sola in Romania ed ha viaggiato allo stesso modo in Tunisia e Marocco. Sono affascinato dal coraggio con cui alcune ragazze affrontano viaggi non proprio in stile ‘alpitour’, da sole e con uno zaino in spalla, da backpackers.

Ci raccontiamo le nostre esperienze mentre sorseggiamo un thè in una sala di una libreria in centro, ascolto volentieri la sua storia, quella di una studentessa amante di letteratura francese, che vive da sola da molti anni, che si mantiene lavorando e che ama viaggiare.

Quando rientriamo a casa, Sara e Tomy decidono che possiamo ordinare una cena 2013-04-20 00.56.25mediorientale, a base di falafel, humus ed altre delizie, poi andiamo in un pub dove ci aspettano dei loro amici, curiosi di conoscere un italiano ed una francese in visita nella loro città. Sorin e Flory sono una coppia affiatata, amante dei viaggi, del mare e del naturismo. Lui si dedica a Valentine, felice di poter rispolverare il suo francese, mentre io parlo con Flory. Conoscono l’italia e l’adorano, come molti rumeni d’altronde. Volutamente mi comporto da ‘cafone’ con 2 ragazze che stanno allo stesso tavolo e che vorrebbero parlare in italiano con me, ma preferisco parlare in inglese, così finisco per snobbare clamorosamente queste due belle ragazze. Cose che succedono a chi viaggia!!! La serata continua in un giro di locali nel centro, ma devo dire che per essere venerdì c’è pochissima gente. Finalmente troviamo un posto migliore, il coyote ugly, musica varia, un mix di clienti, dal fighetto all’alternativo ed un lungo bancone con ragazze che ci ballano sopra.

2013-04-20 12.08.46Seconda tappa: Costanza-Varna

Il mattino seguente sia io che Valentine siamo in partenza, lei con destinazione transilvania, io verso la Bulgaria, Varna. Dopo un caffè e le ultime parole scambiate con i nuovi gentilissimi amici, saluto Sara e Tomy, che sono stati dei generosi padroni di casa, con la promessa di rivederci e restare in contatto.

Sorin e Flory accompagnano me e Valentine alla stazione dei treni, saluto anche loro e mi dirigo sulla strada verso il confine bulgaro, ho deciso di fare autostop. Preparo un cartello con la scritta BG (bulgaria) e mi piazzo in attesa di qualche generoso autista. Passano una ventina di minuti, ma niente, allora aggiungo al cartello le destinazioni Varna e Mangalia (città rumena al confine).

2013-04-20 15.33.23Questa volta va meglio, dopo una decina di minuti si ferma una macchina ed un giovane mi invita a salire su. Va a Mangalia, è rumeno ed iniziamo a chiacchierare, incuriosito dal mio modo di viaggiare. Ad un certo punto telefona a qualcuno e capisco che parla di me, sono un poco preoccupato, ma tutto si risolve al meglio, stava chiamando la sua ragazza che vive sulla strada per Mangalia, difatti dopo un po’ passiamo da li, lei è affacciata al balcone e ci saluta, incuriosita della storia di un italiano che fa autostop in Romania…

Dopo una mezz’ora di viaggio arriviamo a destinazione, ora mi tocca arrivare in Bulgaria, aspetto un minivan che mi porti a Vama Veche e poi da li vedrò. Nell’attesa compro dell’acqua ed un panino, pago e poi mi sento chiamare, non avevo preso il resto … poi diciamo dei rumeni!!!!

Dopo una lunga attesa, per pochi minuti di viaggio, arrivo a Vama Veche, che letteralmente significa vecchia dogana, un tempo era un villaggio di pescatori, mentre ora è un attivo borgo frequentato da studenti e giovani, che ogni anno, a partire dalla pasqua ortodossa si ritrovano qui per festeggiare, bere, divertirsi. Anche in maniera estrema, nudismo e droghe sono molto diffusi e tollerati. Ma io sono in viaggio verso Varna e non posso fermarmi. Continuo a fare autostop, un auto mi supera, poi si ferma, torna indietro, mi dicono che arrivano alla dogana, che mi possono lasciare li. Accetto ed in pochi minuti siamo arrivati.

A piedi l’attraverso, mentre i due ragazzi che mi hanno dato il passaggio si fermano al duty free. Io proseguo, sotto un sole caldo di un sabato pomeriggio di piena primavera. Piccolo particolare, ho uno zaino di 10 kg sulle spalle, che mi accompagnerà per i quasi 15 km che mi separano dal primo paesino. Le auto che passano sono pochissime e quindi sono sfortunato nella mia ricerca di un passaggio. Arrivo al primo paesino e chiedo di un bus per Varna, ma mi fanno capire che non c’è ne sono … sono distante più di 100 km dalla mia prossima destinazione, sono stanco ed è pomeriggio inoltrato. Non male come situazione!

2013-04-20 17.23.30Ad un certo punto vedo un furgone che scarica oggetti in un negozio, chiedo se mi può dare uno strappo fino alla prossima cittadina, il tizio sbiascica qualcosa che sembra un no, insisto e lui mi dice di salire su ed aspettarmi. Finisce la consegna e mette in moto. Non parla inglese, io non parlo bulgaro, ma gli faccio capire che devo arrivare a Varna in qualche modo. Al prossimo paesino si ferma a fare un’altra consegna e mi dice di aspettare. Ripartiamo ancora ed arriviamo in un altro posto, stessa cosa, scende, scarica della merce, piccoli articoli da regalo, souvenir, poi ripartiamo. Iniziamo a conoscerci meglio, ci presentiamo, mi racconta della sua vita, della sua famiglia e mi da un biglietto da visita.

C’è scritto Varna, faccio vedere fiero che posso leggere il cirillico, annuisce con un breve sorriso.

Intanto il viaggio prosegue ed io non so dove mi fermerà, alle fermate successive mi offro di aiutarlo a scaricare la merce, ma lui preferisce fare da solo, lasciandomi aspettare sul furgone. Così paesino dopo paesino, fermata dopo fermata, capisco che mi porterà fino a Varna, dove vive. Mica facile se non si parla la stessa lingua o nessuna in comune!!! Mi va benissimo, cerco di fare compagnia a questo mio coetaneo, che per vivere distribuisce articoli vari lungo la costa del mar nero bulgara, ogni giorno, facendo 100 km in una direzione ed altrettanti per ritornare a casa. E’ sporco, sudato, fuma come un turco e parla poco. La sua donna lo ha lasciato e vede i suoi figli molto raramente. In tutto questo ha dato una mano ad un italiano che viaggia per passione e che non vuole lavorare né avere una famiglia.

2013-04-20 22.09.57Quando ci avviciniamo a Varna riconosco alcune destinazioni turistiche famose, Albena, Kavarna (dove un sindaco con la passione per il rock ha creato un festival ed ci ha fatto suonare i metallica … credo, ma non ne sono sicuro!). Una volta in città mi chiede dove devo andare, ho prenotato un ostello e ricordo alcune indicazioni per arrivarci, ma lui non conosce il posto. Mi faccio fermare vicino la cattedrale, lo saluto e lo ringrazio, è stato di grosso aiuto!

Trovo senza problemi l’ostello chiedendo informazioni in giro. Dopo una doverosa doccia vado alla ricerca di qualcosa da mangiare, memore dei bei ricordi avuti in una precedente visita in Bulgaria, cerco un panificio dove hanno delle paste salate troppo buone, ripiene di formaggio locale. Sono troppo stanco per visitare la città e vado a dormire. Non ho fatto i conti, però, con uno strano tizio che sta in camera con me.

2013-04-21 14.54.46Un tedesco che stava dormendo al mio arrivo, si sveglia ed esce nel pieno della notte (portandosi lo zaino e facendo un casino nel prepararlo) e poi rientra al mattino, rimettendosi a dormire. Mah!!!!

È domenica, alle 1130 c’è il free walking tour e scopro di essere l’unico ‘turista’, per cui mi godo la visita guidata ‘personalizzata’, interessante, ma anche un po’ pallosa, essendo l’unico a doverla ascoltare. Dopo pranzo vado a fare due passi sul lungo mare, rivisitando i posti del tour, come a metabolizzarli meglio.

Il giorno seguente mi attende Istanbul, che insieme a Costanza sarà l’unica città che non avevo mai visitato prima.

2013-04-22 14.56.43Terza tappa: Varna-Istanbul

Dalla stazione dei bus partono diverse corse verso la capitale turca, su internet avevo letto buone recensioni sulla Tourizm, in effetti il mezzo è comodo, ha un servizio hostess, con snack ed acqua offerti e dei mini-schermi posti sul sedile anteriore, che però non posso sfruttare, essendo i film proposti solo in turco. Dopo aver attraversato la costa e l’entroterra bulgaro, arriviamo al confine, dove riceviamo il visto d’ingresso e siamo sottoposti ad un severo controllo dei documenti e dei bagagli, facendoci scendere dal mezzo. Una volta entrati in Turchia mi sorprendo di vederla più progredita rispetto ai paesi rumeni e bulgari. Arrivare ad Istanbul via terra ti fa capire molto di questo paese e di questa città. Entrambi sono in continua crescita. La città è enorme. Noto delle bandiere enormi appese su lunghi fili che collegano grattacieli. Con circa 15 milioni di abitanti Istanbul è tra le città più popolose mai visitate. Il terminal dei bus è enorme, disposto su più piani. Faccio fatica a capire come devo raggiungere il centro, ma dopo un po’ di giri e grazie alla disponibilità e cortesia dei turchi, prendo la metro in direzione centro. Per accedervi bisogna acquistare dei gettoni – jeton. Ogni jeton da diritto ad un viaggio (non importa quanto lungo). Ogni volta che si cambia mezzo si deve usare un nuovo gettone. Quindi metro e poi un tram moderno mi portano nel cuore della zona turistica, Sultanhamet, dove ho un ostello prenotato. Lascio lo zaino, faccio una doccia ed esco a fare due passi, elettrizzato dallo scoprire questa città.

2013-04-22 20.39.36È già sera e quasi scuro, non vedo moltissimo ma rimango incantato dalle moschee, dal giardino fiorito e dai giochi di colore della fontana. Purtroppo però sono nel cuore della zona turistica ed i prezzi sono molto alti (almeno per i miei standard e per quanto mi aspettavo). Mangiare e dormire ad Istanbul è relativamente più caro di tanti altri posti dei balcani. Quando rientro in camera scopro di dividerla con uno svizzero ed una russa, anche loro in viaggio da soli, ma entrambi alla fine del loro tour. Festeggiamo la conoscenza con un thè e dei dolci turchi. Durante la notte la camera si popola di altri ospiti arrivati a notte fonda.

Al mattino ho la spiacevole notizia che la camera non è disponibile per un’altra notte, il che mi infastidisce perché devo mettermi alla ricerca di un’altra sistemazione, ma in effetti il posto è brutto e per niente un ostello. Quindi zaino in spalla ed alla ricerca di un posto dove dormire!

Lo trovo in zona, un piccolo ostello, praticamente un appartamentino, che però ha posto solo nella camera delle ragazze. Per fortuna accettano di farmi dormire li con loro, lascio lo zaino e mi metto subito alla scoperta della città. Visito la zona del bazar, poi il golfo del bosforo, con il ponte di galati che porta alla torre omonima ed alla zona più moderna della città. Visto che in serata devo incontrare il tedesco Max per ridargli ciò che aveva perso e che ha scaturito questo viaggio, cerco di vedere quanto più possibile nella zona dove risiedo. Max conosce bene la città e conto su di lui per vedere qualcosa di più caratteristico.

2013-04-23 16.40.09Finisco così per passeggiare sul lungo mare, in una zona che si rivelerà essere quella degli zingari. È festa nazionale (per questo tutte quelle enormi bandiere turche esposte ovunque) e noto con curiosità gli stand improvvisati, dove si può acquistare bevande e snacks ed anche luna park artigianali, con tiro a segno fatto con palloncini appesi a corde fissate su rami di alberi e posti sugli scogli.

In serata incontro finalmente Max, è felice di riavere la sua camera, mi racconta del suo viaggio, mentre andiamo in uno shisha bar, sul ponte di galati. Il giorno dopo lo trascorro alla scoperta ancora della città. Avrei voluto partecipare al free walking tour ma all’appuntamento non trovo nessuno. Deluso mi dirigo verso la stazione dei bus per informarmi sugli orari per Plovdiv, visto che il giorno seguente sarò di nuovo ‘on te road’.

2013-04-24 13.02.50Ritornando verso il centro visito la bella università cittadina. All’ingresso devo dire che un controllo di documenti mi stava facendo desistere, ma per fortuna ho chiesto se si poteva entrare e sono stato fatto passare. Da alcuni punti c’è una bella vista dall’altro del bosforo. In serata ho un appuntamento con una ragazza della comunità cittadina di couchsurfing. Non mi ha potuto ospitare ma si è offerta di incontrarmi per raccontarmi un po’ della città e di chi ci vive.

Ci vediamo in serata, visto che lavora, a piazza Taksim (che ora è su tutti i media per la coraggiosa protesta dei turchi contro le decisioni criminali del governo e dei ‘soliti noti’ politicanti che sono al servizio dei pochi e ricchissimi padroni del mondo invece di essere dalla parte della comunità.

 

2013-04-24 20.20.34Nella piazza c’è una manifestazione degli armeni che richiedono il riconoscimento del genocidio subito dal loro popolo per mano dei turchi. Uno sparito gruppetto di nazionalisti locali lancia slogan contro l’evento.

Per arrivarci percorro il ponte di galati e vedo la bella torre omonima, risalgo le strade commerciali ed in stile occidentale. Puntuale alle 19 arriva Seda, prendiamo delle birre e mi porta in un bellissimo posto. Una scalinata che affaccia sul Bosforo, dove di sera si radunano i giovani per bere, chiacchierare e godersi una bella vista sulla parte asiatica della città.

 

 

universityview dall’università

baklava baklava

bazaar gran bazar

istanbulbrid bosforo

jeton gettone

kebab kebab

mosque night

Segue…

Istanbul!

nightThis page is in both english unionjack and italian (in verde) italy

Istanbul is both physically and culturally considered the bridge between Asia and Europe. Its history is long and interesting, a mix of different cultures and civilizations, starting as an ancient Greek colony, named Byzantium, later on for nearly a thousand years, by the order of the Roman Emperor Constantine the Great, it was the imperial city of Constantinople. It was finally conquered by the Ottoman Sultan Mehmed II on 29 May 1453.

Istanbul is divided in three by the Bosphorus Strait, most sights are concentrated in the old city on the peninsula of Sultanahmet, to the west of the Bosphorus. Across the Horn to the north are Galata, Beyoğlu and Taksim, the heart of modern Istanbul, while Kadıköy is the major district on the (comparatively less-visited) Anatolian side of the city

2013-04-23 09.52.46Istanbul è sia fisicamente che culturalmente considerata il ponte tra l’Asia e l’Europa. La sua storia è lunga e interessante, un intreccio di culture e civiltà, a partire da quando era una antica colonia greca, chiamata Bisanzio, in seguito, per quasi mille anni, per ordine dell’imperatore romano Costantino il Grande, fu la città imperiale di Costantinopoli. E’ stata infine conquistata dai sultano ottomano Mehmed II il 29 maggio 1453.
Istanbul è divisa in tre dallo Stretto del Bosforo, la maggior parte delle attrazioni sono concentrate nella città vecchia sulla penisola di Sultanahmet, a ovest del Bosforo. Di fronte al Corno, a nord ci sono Galata, Beyoglu e Taksim, il cuore della moderna Istanbul, mentre Kadıköy è il principale distretto sulla (meno-visitata) parte asiatica della città.

jetonIstanbul’s public transport system can be difficult to figure out; maps are rare and you often have to transfer, and pay another fare, to get where you are going. Be careful at airport, people are working on commission trying to make you use special shuttle buses for very high fees (30 TL), so for people who wish to travel more economically the Metro/tram-combination is fairly quick and offers very good value. Travel by metro/tram cost 1 token per trip which is equal to 3 TL. No matter how long you travel. When entering the metro station, you need to buy a jeton (token) from the automatic dispenser (Jetonmatik), which accepts banknotes (5 TL, 10 TL) as well as coins. Use ‘select’ to choose the number of jetons and then push ‘ok’. They don’t accept credit card.

Each time you use a tram, metro, bus, or boat on the public transport system, you will need to use a token. Also be aware that the Istanbul subway system does not offer transfer tickets and as such each new line requires a new fare. More info can be found on wikitravel page.

Il sistema di trasporto pubblico di Istanbul può essere difficile da capire; le mappe sono rare, spesso per arrivare a destinazione bisogna cambiare linea e mezzo, dovendo pagare un altro biglietto. Fai attenzione all’aeroporto, le persone lavorano su commissione cercando di farti utilizzare navette speciali a costi molto elevati (30 TL), per le persone che desiderano viaggiare in modo più economico la combinazione metro / tram è abbastanza veloce e costa molto meno.
Il viaggio in metro / tram costa 1 gettone (Jeton) per ogni viaggio che è pari a 3 TL. Non ha durata di viaggio. Per accedere alla stazione della metropolitana o usare il tram è necessario acquistare il gettone (Jeton) dal distributore automatico (Jetonmatik), che accetta banconote (5 TL, 10 TL), così come le monete. Usare ‘select’ per scegliere il numero di gettoni e poi spingere ‘ok’. Non accetta carte di credito.
Ogni volta che si utilizza un tram, metropolitana, autobus, o in barca del sistema di trasporto pubblico, sarà necessario utilizzare il gettone. Il sistema della metropolitana di Istanbul non offre biglietti di trasferimento e come tale ogni nuova linea richiede un nuovo gettone. Maggiori informazioni si possono trovare alla pagina Wikitravel.

 

Budgeteuro…tips

baklava Food and drinks at the airport may cost up to five times more than in the city (like in other international airports), as well as at touristic area. If you are traveling on budget and plan to spend some time at the airport, it may be wise to bring your own meals from town instead of buying them there. My personal advise is to try borek (a salty pastries filled in with cheese) and, of course, kebab. Restaurants in touristic area are pretty expensive and greatly reduced in quality. Very popular is Balik-Ekmek (literally “fish and bread”) is a fish sandwich; Patso is a type of sandwich consisting of hot dog and french fries. It’s usually served in small buffets along the Uskudar coast and a sandwich costs 1.50 TL. Don’t be skeptic about the cheap price these buffets are open 24/7 and they serve hundreds sandwiches per day, so they don’t lower the quality too much (except hamburgers, don’t touch those in Uskudar, but definitely try the spicy hamburgers in Taksim). Also, try Ayran, a local drink based on yogurt, although sour and much thinner. Last but not least, baklava, tasty sweet pastries (photo).

mosqueWhat to see? Istanbul is such huge and beautiful city that is almost impossible to make a brief sightseeing list, however for short time visit most of attractions are concentrated at sultanahmet area, like Hagia Sophia, Topkapı Palace, Sultanahmet Mosque (Blue Mosque), and Basilica Cistern.

At walking distance there is the Grand bazaar (city market) is well worth a visit for its atmosphere.

By crossing the Galata bridge you enter the modern city, with its symbol, the Galata Tower. Further north is the Istiklal Avenue, Istanbul’s prominent pedestrian and commercial street running from near Galata Tower to Taksim Square, the central square of whole city.

Unfortunately I couldn’t join the free walking tour. I found two different website and when I contacted them, one informed me that the service was no longer available, while the second one provided me with the required information but was not present at the agreed time and location.

universityviewMy favorite spot were: the Istanbul University, entering looked tough, as police and security check documents, however I was able to enter and I could enjoy a nice walk around the university park and a stunning view of Bosphorus and the city from a terrace; cihangir merdivenler means cihangir stairs, is a favorite place by locals, in the evening you can seat and drink a beer facing the bosphorus strait and the lighted asian part of the city.

What to do? The range of activities is vast, from hamams (turkish baths, better to avoid touristic places and western standards ones, are very expensive!), to Narghile (water pipe), from Bosphorus (and islands) cruises to football match (Turkish football fans are known for their passion, most popular clubs are Beşiktaş, Fenerbahçe, and Galatasaray, getting tickets requires booking way in advance. As the atmosphere is extremely hostile to the away teams, spectators should avoid wearing away team colours after the match).

Where to sleep? I was not lucky with accommodation. Generally the hostels prices are quite high (more than 12 € the cheapest) and is not easy to find a proper hostel (with common room, kitchen free of use). However next time I would try at Orient Hostel.

If you are travelling from/to Bulgaria Metro Turizm is a good option. It’s an autobus company with many comfortable bus, it offers an hostess service with water, hot drinks and small snacks included in the price, several stops during the journey make it not that tiring. Despite they did not reply to my emails (requiring info and reservation) I have to say that both arrival and departure were perfectly according to scheduled time.

Want to have fun? Check it out the list of music festivals in Istanbul!

2013-04-22 21.00.16 Cibo e bevande in aeroporto possono costare fino a cinque volte di più che in città (come in altri aeroporti internazionali), così come nelle zone turistiche. Se si viaggia in maniera economica e si deve trascorrere qualche ora in aeroporto, può essere saggio portarsi qualcosa da mangiare dalla città invece di acquistarli lì. Il mio personale consiglio è di provare il borek (una torta salata ripiena di formaggio) e, naturalmente, il kebab. Ristoranti nella zona turistica sono piuttosto costosi e notevolmente ridotti in qualità. Molto popolare è il Balik-Ekmek (letteralmente “pesce e pane”) è un sandwich di pesce; Patso è un tipo di panino costituito da hot dog e patatine fritte. E’ di solito servito in piccoli buffet lungo la costa Uskudar e costa 1,50 TL. Non essere scettico circa il prezzo a buon mercato, questi buffet sono aperti 24/7 e servono centinaia di panini al giorno, in modo da non ridurre la qualità troppo (tranne gli hamburger, non toccare quelli in Uskudar, ma sicuramente provare il hamburger piccanti in Taksim). Inoltre, prova il Ayran, una bevanda locale a base di yogurt, aspro e molto più sottile. Infine i baklava, gustosi dolci arabi.

2013-04-23 12.53.56Cosa vedere? Istanbul è una città così grande e bella che è difficile fare una lista, ma per poco tempo visitare la maggior parte delle attrazioni sono concentrate in zona di Sultanahmet, come la Basilica di Santa Sofia, il Palazzo Topkapi, la Moschea di Sultanahmet (Moschea Blu), e la Cisterna.
A pochi passi si trova il Grand Bazaar (mercato cittadino) che merita una visita per la sua atmosfera.
Attraversando il ponte di Galata si entra nella città moderna, con il suo simbolo, la Torre di Galata. Più a nord è il viale
pedonale Istiklal, la strada commerciale che va dalla Torre di Galata vicino a Piazza Taksim, la piazza centrale della città.
Purtroppo non ho potuto partecipare al tour della città. Ho trovato due siti web diversi e quando li ho contattati, uno mi ha informato che il servizio non era più disponibile, mentre il secondo mi ha fornito le informazioni richieste, ma non era presente al momento e luogo convenuto.

2013-04-24 20.20.34I miei posti preferiti in città sono stati: l’Università di Istanbul, l’ingresso sembrava difficile, a causa del controllo documenti da parte della security e polizia, comunque sono riuscito a entrare e ho potuto godere di una bella passeggiata intorno al parco universitario e una vista mozzafiato sul Bosforo e sulla città dalla terrazza; Cihangir merdivenler una scalinata nel quartiere Cihangir, è un posto preferito dai giovani della città, dove la sera ci si può sedere e bere una birra di fronte al Bosforo e la parte asiatica della città illuminata.

Cosa fare? La gamma di attività è vasta, dagli hammam (bagno turco, meglio evitare i luoghi turistici e quelli con standard occidentali, sono molto costosi!), ai bar narghile (pipa ad acqua), dalle crociere sul Bosforo (e isole) alle partite di calcio (i tifosi turchi sono noti per la loro passione, i club più popolari sono Beşiktaş, Fenerbahçe e Galatasaray, per ottenere i biglietti è necessario prenotare con molto anticipo. Poiché l’atmosfera è estremamente ostile per le squadre in trasferta, gli spettatori dovrebbero evitare di indossare i colori delle varie squadre prima e dopo la partita).

Dove dormire? Io non sono stato fortunato con la sistemazione. In generale i prezzi degli ostelli sono piuttosto elevati (più di 12 € il più economico), e non è facile trovare un buon ostello (con sala e cucina ad uso comune). Comunque dovendo tornare proverei al Orient Hostel.

Se sei in viaggio da / per la Bulgaria, Metro Turizm è una buona opzione. Questa società ha molti autobus confortevoli, offre un servizio hostess con acqua, bevande calde e piccoli snack gratuiti, diverse fermate durante il viaggio lo rendono non stancante. Nonostante non abbiano risposto alla mia email che richiedeva informazioni e prenotazione devo dire che sia l’arrivo che la partenza sono stati perfettamente in orario.

Voglia di divertirsi? Ecco la lista dei festival musicali a Istanbul!

 

 

2013-04-22 20.38.11 2013-04-22 20.39.36

2013-04-22 20.40.25 2013-04-22 20.42.05

2013-04-22 20.42.29 2013-04-22 20.42.55 2013-04-22 20.44.17 2013-04-22 20.46.20 2013-04-22 20.47.53 2013-04-22 20.48.12

2013-04-23 09.48.20 2013-04-23 12.00.39 2013-04-23 12.00.58

Grand baazar (picture below)

2013-04-23 12.04.09 2013-04-23 12.13.08 2013-04-23 12.21.09 2013-04-23 12.28.58 2013-04-23 12.50.50 2013-04-23 12.58.17

2013-04-23 13.47.32 2013-04-23 13.48.11 2013-04-23 13.49.31

2013-04-23 14.27.07 2013-04-23 14.29.05 2013-04-23 16.40.09 2013-04-23 16.43.40 2013-04-23 17.19.45

2013-04-23 21.14.55 Nargile time

Istanbul university (pictures below)

2013-04-24 12.44.16 2013-04-24 12.51.59 2013-04-24 12.58.05 2013-04-24 12.58.54

Bosphorus (pictures below)

2013-04-24 13.02.50 2013-04-24 18.34.49

2013-04-23 12.48.56 2013-04-24 18.38.14 istanbulbrid

Political activities (pictures below)

2013-04-24 19.14.00 2013-04-24 19.21.54

2013-04-24 12.55.16

2013-04-24 20.23.12 2013-04-24 20.23.28 2013-04-24 22.51.57